QUA – Quattordio Urban Art
Ultima modifica 20 novembre 2018
E’ un evento ideato dalla collaborazione tra Comune di Quattordio e dalla galleria milanese Stradedarts con l’obiettivo di realizzare un museo urbano permanente all’interno del paese, realizzando un percorso artistico composto da undici opere su muro, realizzate dai migliori writers italiani.
La finalità del progetto è quella di impreziosire e rendere il giusto merito al paese che per primo in Italia nel 1984 ospitò un evento di graffiti writing con i migliori artisti americani dell’epoca, diventati poi nel tempo vere icone, valorizzando il centro storico e sottolineando il rapporto che il paese ha avuto e ha tutt’ora con le industrie locali delle vernici e col colore.
Quattordio, 1984.
Nei mesi di marzo ed aprile si era svolta la mostra “Arte di frontiera” presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna ideata dalla ricercatrice Francesca Alinovi (prematuramente morta qualche mese prima), prima ad aver portato in Italia un progetto ed una mostra (che visto il successo verrà replicata successivamente a Milano e Roma) interamente dedicati alla scena del Graffiti Writing e della Street Art americana.
Durante il periodo della mostra il meglio dell’arte d’avanguardia newyorchese si trovava in Italia e in occasione della mostra 4 artisti (Delta 2, Ero, Phase 2 e Rammellzee) furono invitati dalla IVI Spa - Industrie Vernici Italiane, (acquisita e divenuta nel 1986 PPG) quale sponsor dell’evento, in visita allo stabilimento di Quattordio.
Fu così che nel periodo tra giugno e luglio i writers trascorsero molti giorni in azienda e a contatto con la popolazione, integrandosi con le usanze piemontesi certamente differenti da quelle della metropoli americana.
Realizzarono in azienda e in paese molte opere, schizzi e graffiti utilizzando qualsiasi tipo di vernice o resina, applicandoli sui più disparati oggetti: pannelli metallici, tele, auto (Fiat 500, Ritmo, X1/9), una Vespa, addirittura un pullman, ma la maggior espressione artistica la misero sul muro della piazzetta centrale del paese (oggi Piazzetta Pettazzi), utilizzando bombolette spray.
Negli anni successivi ma soprattutto recentemente grazie ad una maggiore attenzione verso la Street Art, tale opera assumerà una certa importanza poichè è il primo storico graffito realizzato su muro in Italia da writers americani.
Quattordio, 2017.
Alla fine del 2015 i fratelli Alessandro e Marco (Kayone) Mantovani (curatori della galleria d’arte milanese Stradedarts, writers e artisti) si recano per l’ennesima volta a Quattordio per ammirare ciò che rimaneva del graffito del 1984 e fu proprio durante quella visita che casualmente incontrarono il Sindaco Alessandro Venezia avanzando proposte circa il recupero conservativo del muro storico e l’intenzione di creare un percorso urbano permanente di graffiti all’aperto.
Il Comune di Quattordio e Stradedarts si misero da subito al lavoro ideando un festival di arte urbana cercando di riproporre attività, eventi ed atmosfere respirate già dalla popolazione nel 1984.
Durante l’evento denominato QUA – Quattordio Urban Art che si terrà nel weekend di fine maggio, 10 tra i più affermati artisti italiani - Airone, Ericsone, Flycat V-1, Kayone, Mr. Wany, Napal Naps, Ores, Rendo, Tawa e Zeus 40 - e uno di fama mondiale il newyorchese Kool Koor saranno ospiti del paese e si esprimeranno artisticamente sui muri messi a disposizione con entusiasmo da privati, Comune e PPG (main sponsor dell’evento) e che costituiranno poi le opere del percorso artistico; contemporaneamente verrà effettuato anche il restauro conservativo su ciò che rimane del graffito del 1984 di Phase 2 e Delta 2 permettendogli così maggior longevità e protezione dagli agenti atmosferici.
Inoltre sono molte le attività a corredo dell’evento a partire da workshop educativi coinvolgendo i bambini e ragazzi delle scuole locali avvicinandoli all’arte, poi musica e danza hip-hop, street food e l’evento enogastronomico Colori DiVini organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier di Asti e chef Franco Scarpetta.
L’iniziativa inoltre è sostenuta finanziariamente oltre che dal Comune di Quattordio, anche dalle aziende locali che da subito hanno sostenuto l’iniziativa anche per rafforzare il legame con il paese: PPG Industries Italia, Ve.Co, Elantas Electrical Insulation, Essex, Prysmian Group, Relais Rocca Civalieri, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Fondazione CRT.
I writers di QUA
ERICSONE
EricsOne produce un’arte viva e sagace e lo fa secondo il suo modo di vedere situazioni e personaggi attraverso uno stile prettamente fumettistico e grafico, riconducibile al background delle sue esperienze formative. Linee enormi ed espressioni grottesche, unite ad un amalgama tra le ambientazioni di un cartone animato anni 60 e personaggi usciti da un Bmovie di Robert Rodriguez , diventano l’inequivocabile marchio di fabbrica dell’artista.
"Il soggetto si ispira alle atmosfere orientali del film “Solo dio Perdona” del regista Nicolas Winding Refn, il demone “Oni” e’ una creatura notturna e rappresenta la fase legata all’ispirazione ed il momento in cui l’idea prende forma tra il rumore del jazz e il fumo di una sigaretta, ricercando un equilibrio nell’estetica legata al design degli anni ’70 e al folk Made in Japan riconducibile al futurismo di De Pero o all’ astrattismo di Kandinsky dove lettere e simboli si accostano al ritratto della “maschera” caratterizzata dal colore Rosso e Blu, tipici colori dell’iconografia Giapponese."
FLYCAT Y-1
Pseudonimo del writer e artista Luca Massironi (Milano 1970), rappresentante della prima generazione del Writing italiano e fautore di una peculiare ricerca sulla lettera che lo vede confrontarsi con lo scenario di formazione statunitense, di cui si fa massimo e originale interprete e portavoce in Italia. Protagonista in Italia di molteplici mostre ed eventi, l’arte di Flycat viene esposta più volte in California e raggiunge anche l’Iran, su diretto invito del Governo locale, nel 2016.
"Ho cercato di immergermi a 360 gradi nella realtà del luogo, questa è la formula centrale che mi permette sempre di interagire con le diverse realtà che la mia arte mi permette di vivere. Un muro bianco su cui poter dipingere, prima, gli sguardi incuriositi della gente e poi i loro sorrisi e le strette di mano, questo ho cercato di trasferire nel mio affresco; e allora ecco che immersi nel blu emergono gli elementi-lettera che compongono F-L-Y-C-A-T, la mia formazione-nome".
KAYONE
Nel 1988 KayOne, pseudonimo di Marco Mantovani, si avvicina al mondo Hip Hop e del Graffiti Writing a Milano, città dove vive e lavora. Dividendo il suo percorso tra strada e treni, il suo lavoro si è caratterizzato per l’unione tra ricerca attenta sull’evoluzione delle lettere e l’abbinamento con fumetti provenienti dal suo percorso di studi. Importante ricordare anche la sua carriera con i suoi lavori su tela di post-graffitismo, molte le partecipazioni a mostre prestigiose.
Il lavoro di KayOne a Quattordio è una celebrazione del percorso che il paese ha intrapreso nel 1984 ospitando i primi writer americani. Perciò una ricerca sull’evoluzione delle lettere, in classico stile Writing, basato appunto sul soprannome “nickname” del writer stesso. Due scritte “Kay” con stili differenti, proprio a sottolineare come la ricerca sulla forma delle lettere sia continua e porti sempre a nuovi concetti ed evoluzioni, quasi a citare l’opera storica ancora conservata in paese di Delta 2 e Phase 2. Una sorta di muro che ricorda le fiancate dei treni di New York, che scorre veloce di fronte ai nostri occhi e ci fa conoscere il nome dell’artista, per consegnarlo alla fama e notorietà.
MR. WANY
Mr.Wany nasce a Brindisi nel 1978 iniziando il suo percorso artistico con il Graffiti Writing a soli 12 anni. Nel 1990 è già noto sui muri della sua città. Raggiunge ben presto considerevoli obiettivi artistici come vincere contest,e partecipare a giurie anche internazionali. Nel 2007 firma un contratto con una importante galleria e si trasferisce a Milano. Dopo questa esperienza apre il suo atelier The Amazing Art, entrando a tempo pieno nel mondo dell’arte contemporanea.
Mr.Wany con questo muro estemporaneo cerca il giusto connubio fra arte pittorica ed il Graffiti Writing di strada inventando al momento gesti e segni, dripping e wild style. Ma anche interpretando l’architettura e la location e omaggiando la gente del posto che abita quella struttura con l’immagine “character” di una donna fior di rosa Alpina con il suo personaggio che lo contraddistingue. Nel lavoro ricerca il flow e lo swing del gesto e della lettera, che nelle sue astrazioni perde quasi la sua funzione di lettera. Si lasciano infatti galleggiare nel colore e nelle forme ed in alcuni casi si raddoppiano, è una vera costruzione a più livelli di stile del Writing, arte pittorica ed illustrazione.
NAPAL NAPS
Writer storico, si avvicina al mondo dell’Aerosol Art nel 1986, in Australia. Trasferitosi in Italia continua la sua ricerca stilistica dagli anni ’90 fino a oggi unendo il graffitismo tradizionale con l’illustrazione e il linguaggio del fumetto. Partecipa a mostre ed eventi sia in Italia che all’estero portando il suo stile urbano in città come New York, Parigi, Berlino, Londra, Istanbul, Barcellona. Nel 2012 partecipa all’evento Back 2 Back, contestualmente alla 55ª Biennale di Venezia.
"Essendo Quattordio un paese storico produttore di colori ho voluto rappresentare appunto un paesaggio incantato, pieno di meraviglie e magia. Ho sempre sentito parlare di Quattordio in questi termini, come del paese del colore e ora con l’iniziativa di QUA spero sarà anche conosciuto come il paese dell’arte e della creatività."
ORES
Ores è membro delle crew L’ME – MCG, inizia nell’ormai lontana golden age dell’Hip Hop italiano nel 1996, nella seconda metà degli anni novanta, e lo fa come molti, rimanendo colpito e suggestionato irrimediabilmente dalle prime immagini contenute nelle poche riviste di skate, street sport, che si trovavano ai tempi. Il suo stile è figlio del Wild style originario, rivisitato in chiave moderna, con meccaniche d’unione del lettering, associati ad uno studio maniacale del dettaglio.
"Si tratta della riproposizione in chiave personale, del classico WildStyle Newyorkese, inventato dai pionieri Tracy 168 e Stay High 149, e successivamente perfezionato da writer come Zephir, Phase2. In questo caso il lettering ‘R.E.O.S.’ scomposizione di ORES, è accompagnato (oltre che dalle Barre classiche che compongono ogni singola lettera), da Loop e Frecce. Questi elementi aggiuntivi non sono montati a caso, ma servono principalmente per dare armonia, simmetria, connessione tra le lettere e soprattutto per caratterizzare e dare un impronta personale al pezzo."
RENDO
Nel 1984, Rendo (Renato Di Lorenzo, classe 1969), entra a far parte del nascente movimento Hip Hop milanese, prima come breaker e in seguito come writer, diventando in breve tempo una delle voci più originali del movimento graffitistico italiano. Dopo aver militato nelle crew M.C.A e T.D.K., Rendo si laurea in design, iniziando un nuovo percorso artistico improntato alla realizzazione di pittosculture raffiguranti complesse composizioni astratte di natura geometrico strutturale.
"La progettazione delle mie lettere deriva dai miei studi in architettura e dalla mia passione per le avanguardie artistiche del primo novecento. La singola lettera è pensata come un percorso spaziale privo di ogni orpello decorativo, in cui l’effetto della tridimensionalità è accentuato dall’uso attento di tinte piatte. Ogni lettera che compone la parola è quindi pensata come una struttura assestante in grado di reggersi autonomamente, e che affiancata alle altre crea un ecosistema strutturale capace di generare una parola. Per questo le lettere sono distanti fra loro, ma allo stesso tempo interdipendenti, al fine di essere lette".
TAWA
Tawa nasce a Milano nel 1973 e all’inizio degli anni ‘90, inizia un percorso con pratiche di Writing quotidiane. La sua evoluzione concentra i suoi studi sull’anatomia della lettera, una ricerca del tutto innovativa nel campo del Writing. Da qui la creazione di lettere con forma simmetrica, una struttura ossea e parti organiche, come se avessero una vita propria. Decide così di chiamare il suo stile “Anatomik Style”. Tecnica utilizzata non solo sui muri ma anche sui suoi lavori su tela.
"Quest’opera rappresenta l’evoluzione della scritta awa abbreviazione del mio nome Tawa, Utilizzando il mio stile l’anatomik style, ovvero, l’anatomia delle lettere. L’ispirazione in questa occasione è a tema floreale e il risultato finale è la fusione di parti organiche e petali di fiore."
ZEUS 40
Zeus40 nasce a Napoli nel 1980. Inizia a dipingere nel 2000, ispirandosi allo studio della lettera newyorkese ma con una ricerca costante ed approfondita riesce ad allontanarsi dagli standard classici, maturando un lettering innovativo e personale. Durante questi anni è ospite dei più importanti eventi di Graffiti europei ed espone in diverse mostre internazionali, partecipa alla XIII Biennale dei giovani artisti d’Europa a Bari.
"Il dualismo è un concetto filosofico che vede la presenza di due essenze o principi opposti ed inconciliabili, tutto ciò che di più nascosto e intimo un uomo tiene celato dentro e che improvvisamente esplode. Secondo me questo concetto è presente in molti personaggi dei fumetti e della letteratura (Hulk, Batman, Dr. Jeykill and Mister Hyde etc.), ma fa parte anche della quotidianità di molti Graffiti writer che spesso vivono due vite parallele, l’una opposta all’altra".